Cavalcando l’onda rivoluzionaria di S-Cool 2015, il Terzo Meeting Nazionale per Homeschoolers e Unschoolers , che ha contato un record quest’anno con 700 persone che hanno transitato al Campeggio tra venerdì 19 e lunedì 22 giugno, ci tengo a presentarvi Petra e Dennis i gestori del Camping Maximum di Rimini.
Sono oramai tre anni che questa famiglia di Homeschoolers, i figli di Dennis e Petra hanno 5, 7 e 9 anni e non vanno a scuola, si prende l’incarico di curare l’organizzazione dell’incontro annuale, mettendo a disposizione uno staff amichevole e un servizio eccellente. Quest’anno è stata data particolare attenzione alla ristorazione, il bar ristorante del campeggio ha offerto infatti piatti vegetariani e vegani e ottime pizze biologiche ai presenti, senza far mancare tanta frutta fresca già pronta.
D: La mia opinione è che sia stato un successo , sia per la grande risposta da parte delle famiglie che per i feedback che stiamo ricevendo ora che il meeting è terminato.
D: Purtroppo non ho avuto il tempo materiale per chiacchierare con tante persone durante l’incontro perché ero impegnato nell’organizzazione, ma ho avuto la sensazione di grande serenità e cooperazione. Mi è parso che siamo riusciti a dare forza sia alle persone che erano proprio all’inizio del loro percorso di Homeschooling, sia a quelle che invece erano già ben avviate e decise. Ad alcuni servivano solo conferme, ad altri una spinta ancora più forte. Ho visto delle reazioni inaspettate di gioia e coraggio, una grande soddisfazione per tutti. Lo scopo del meeting è proprio quello di tendere una mano a chi ne ha bisogno.
D: Il nostro percorso è stato analogo a quello di molti altri: siamo partiti con una ricerca di scuole alternative sul nostro territorio, abbiamo quindi fatto un pensiero riguardo alla scuola democratica, ma in ultima analisi abbiamo scelto l’Unschooling. All’inizio infatti, non conoscevo l’HS e credevo che le scuole democratiche fossero l’unico ripiego alla scuola tradizionale. A vevo anche io come molti una visione pinocchiesca dell’ed.parentale e immaginavo che se non avessi mandato i miei figli a scuola, mi sarei visto arrivare a casa i gendarmi con i pennacchi… esiste un vero e proprio lavaggio del cervello in questo senso. E’ stato decisivo incontrare altre famiglie che facevano HS, persone intelligenti, attente all’educazione dei propri figli, persone con una buona cultura. Era il 2010, quanto tempo è passato, è li che io e te ci siamo incontrati.
D: Per me e Petra il discorso del riprodurre la scuola a casa non ha mai retto, infatti l’approccio naturale e soprattutto libero dell’Unschooling ha fatto centro immediatamente. Una cosa fondamentale è stata incontrare le persone giuste al momento giusto , ora qui nel riminese stiamo a nostra volta contagiando altri. Molti amici sono interessati e curiosi, questa scelta viene solitamente fatta da genitori consapevoli e interessati al benessere dei propri figli e ciò parla da se.
D: In realtà io e Petra abbiamo avuto esperienze scolastiche completamente diverse: io ero uno zuccone, ultimo della classe, mentre lei era la prima e super diligente. Alla fine non è questo ciò che conta, non è da li che è arrivata la nostra decisione di non mandare i bambini a scuola.
D: La prima motivazione in assoluto è per evitare i compleanni degli amichetti della scuola (Dennis ride, ndr), poi perché svegliare i bambini alle 6.45, oppure alle 7.00 della mattina è una tortura , che oltre ad essere inutile è dannosa. La terza motivazione è ugualmente fisiologica, ovvero obbligare i bambini a stare seduti sei o otto ore al giorno , la quarta e che la scuola ti fa letteralmente odiare certe materie per come le presenta, e questi danni sono irreversibili. Nel mio caso personale questa cosa mi è pesata molto, io ho perso molte occasioni per colpa della scuola, cose che ora non posso più recuperare, come per esempio la passione per la musica, la storia, l’arte…
P: Io vengo dalla Repubblica Ceca, i casi della vita mi hanno portato a lasciare Praga per venire a vivere in Italia. Una volta che ci siamo decisi ad avere figli, la grande città ha perso il suo fascino, vedevo come complicato il crescere dei bambini nel caos urbano, molto meglio Rimini dove colline e mare sono vicini e tutto è più semplice. Mi piace l’idea di poter prendere la bicicletta e andare in spiaggia con i bambini…
P: A scuola io mi annoiavo, ero brava in tutto e non mi sentivo per nulla stimolata. Nessuno nell’ambiente scolastico si curava delle mie necessità e sicuramente non hanno saputo esaltare i miei talenti naturali. Alle elementari e medie non mi ritrovavo con i miei coetanei, io leggevo molti più libri di loro e avevo interessi svariati che erano difficili da condividere. Credo addirittura di aver volontariamente rallentato il mio apprendimento per cercare di omologarmi agli altri , per cercare di “far parte del gruppo”, questo è molto triste.
P: Io parlo ceco ai bambini, mentre Dennis parla loro italiano. Inoltre abbiamo spesso ragazze alla pari che parlano inglese e cerchiamo di viaggiare il più possibile, presentando ai bambini culture diverse ogni volta, soprattutto quella spagnola.
P: Si, senza scuola si ha anche questa libertà. Troviamo biglietti aerei e offerte da bassa stagione, sfruttiamo ogni occasione, diamo infatti un grande valore all’apprendimento che si acquisisce attraverso il viaggio. Devo dire però che i bambini non stanno ancora apprezzando in pieno questo continuo spostarsi, gli anni scorsi abbiamo passato tutto l’inverno in viaggio tra Praga, Spagna e Italia e forse è stato troppo. Lo rifaremo più avanti, per ora essi amano la vita pacifica qui al campeggio.
D: Visto il numero elevato di persone interessate all’Homeschooling prevediamo un affluenza ancora maggiore, per la quale ci organizzeremo con nuovi spazi , sicuramente più grandi. Inoltre cambieremo lo stile dell’incontro creando d ue percorsi: uno per coloro che hanno già una buona esperienza dell’ed.parentale e un’altra per coloro che invece si trovano a muovere i primi passi in questa realtà . Sarebbe interessante proporre un incontro che va dal giovedì al lunedì, allungando leggermente i tempi.
P: Ci piacerebbe che le famiglie che hanno partecipato a S-Cool 2015 ci inviassero le proprie impressioni di questi quattro giorni, anzi, vi preghiamo di farlo scrivendo alla email info@s-cool.it
D: Abbiamo lavorato bene perché uniti in uno scopo comune, qui il personale è tutto Homeschooling-friendly , trovo che sia una caratteristica imprescindibile in questo caso. In realtà quello che è difficile è amalgamare il gruppo e far passare certi messaggi che vanno oltre il lavoro, lo staff del Camping ha abbracciato la nostra causa, sanno che stiamo cercando di rivoluzionare il sistema educativo.
P: Ringraziamo con tutto il cuore i partecipanti a S-Cool 2015, ogni singola famiglia, per l’energia che hanno portato, mettendosi in gioco e condividendo le proprie esperienze, dandosi una mano a vicenda.
Rimandiamo allora all’appuntamento della “Festa di NON rientro a Scuola” che si terrà a Rimini al Camping Maximum dal 5 al 6 settembre. Sarà un incontro informale, dedicato ai bambini specialmente, un momento per rilassarsi e ricaricare ulteriormente le batterie. Siete tutti invitati.
A breve inoltre troverete tutte le riprese video di S-Cool 2015, grazie ad Alessandro Docali del sito www.sceltaetica.it che ha registrato le conferenze per noi.
L'articolo S-COOL 2015: Gli organizzatori sembra essere il primo su Controscuola.
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