Ci sono un sacco di individui che, pur non conoscendo per nulla la realtà dell’homeschooling, fanno osservazioni supponenti e pongono domande che rasentano l’assurdo
quando capiscono che non mandiamo i nostri figli a scuola.
Disclaimer
: Se vi offendete facilmente o avete poco senso dell’umorismo, non proseguite con la lettura di questo articolo.
Inoltre, se avete appena scoperto la realtà dell’Homeschooling, leggete prima le FAQ e poi gli articoli QUI e QUI. Grazie.
Iniziamo con il dire che non passo TUTTO il giorno con i miei figli e, anche se stiamo molto tempo insieme, questo non significa che essi non svolgano quotidianamente attività da soli (sia in casa che fuori). Il mio compito non è intrattenerli, la nostra casa non è un circo, io vivo la mia vita così come essi vivono la loro e – se non fosse sufficientemente chiaro – non siamo gemelli siamesi.
… e comunque mi dispiace tanto che a te non piaccia passare il tempo con i tuoi figli.
No, guarda, odio praticare l’homeschooling, ma ho deciso di immolarmi alla dea Atena ed è per questo che lo faccio sette giorni su sette. Anzi, ho fatto un figlio per caso, e poi ho ripetuto l’errore per altre 4 volte, nonostante volessi passare la vita facendomi le unghie e andando a cena fuori con mio marito.
Sono un genitore, i miei figli sono la mia vita.
Tu piuttosto, dici sul serio? Dimmi come fai quando i tuoi figli devono fare i compiti a casa? Oppure quando è ora di lavarsi i denti? Temo che uno di noi due debba rivedere le proprie capacità genitoriali, o meglio, il proprio progetto di vita…
Intendiamo fare homeschooling fino a quando lo vorranno i nostri figli, quindi potremmo continuare fino all’università. E poi dove sarebbe scritto che non posso farmi aiutare da persone al di fuori della famiglia se non sono preparata in certi argomenti di studio? Ah, guarda è tardi, devi andare a prendere tuo figlio a ripetizioni di chimica , meglio che tu vada! Ah, scusa, quanto ti costa a lezione? Trenta euro all’ora? Wow! Certo, è un sacrificio da fare, soprattutto se l’insegnante a scuola ti ha consigliato di mandarlo per non perdere l’anno.
Sono qualificata a essere il genitore dei miei figli e posso allo stesso modo aiutarli a imparare. Se proprio vogliamo vedere, ho una laurea, ma trovo che per fare homeschooling in maniera serena ed efficace bisogna fare tabula rasa di ciò che si è vissuto ed imparato nel proprio percorso scolastico. Non passiamo sei ore seduti ad un banco con un libro in mano. L’homeschooling è una cosa decisamente creativa : facciamo lezioni di gruppo, possiamo chiamare un tutor se serve, troviamo un sacco di risorse su internet, andiamo a visitare musei, viaggiamo… A dire la verità, per lo più sono loro che imparano, non io che insegno.
Fare homeschooling non significa stare in prigione e nemmeno vivere in quarantena per sempre. Pensa, che noi usciamo anche in pubblico
con i nostri figli, praticamente ogni giorno. Pensa, che essi frequentano corsi sportivi, fanno volontariato, giocano al parco del quartiere, vengono invitati dagli amici a mangiare una pizza.
Mandare i propri figli a scuola per imparare a socializzare è un po’ come mandarli da McDonald per imparare cosa sia l’alimentazione.
E’ legale prendersi cura dei propri figli?
E’ legale prendersi la responsabilità della loro educazione?
Si, è legale fare educazione parentale.
Forse dovresti leggere la Costituzione
del TUO Paese, nello specifico gli articoli 30 e 34. Non l’hai mai letta? La Costituzione: la legge fondamentale della Repubblica italiana, il vertice nella gerarchia delle fonti di diritto dello Stato italiano, approvata nel 1947. Cosa dici? Non l’hai mai studiata a scuola? Va bene, allora forse dovresti fare homeschooling anche tu.
Sei ancora in tempo…
Innanzitutto mi auguro che non s’inseriscano nel contesto lavorativo e sociale odierno che mi pare oltremodo disumano e frenetico. Preferirei che utilizzassero le proprie passioni per creare qualche cosa di nuovo, che rimangano padroni del proprio tempo e non dei dipendenti con una palla al piede. Detto ciò, sto spronando i miei figli a pensare con la propria testa e fuori dagli schemi e a essere flessibili in un mondo che è in continuo cambiamento. Il mio scopo è che diventino adulti consapevoli e felici. Questo non significa che non sapranno svegliarsi in tempo per presentarsi a un colloquio di lavoro. Vivere senza regole non significa essere sregolati. Del resto neppure io mi sono inserita nel contesto lavorativo tradizionale, e faccio fatica a stare ferma, sarà genetico. Per imparare a stare in coda poi… basterebbe andare a Gardaland a Ferragosto.
Se per infanzia normale intendi dover passare otto ore chiusi in un edificio (spesso pericolante) in una classe pollaio , con insegnanti sottopagati che continuano a cambiare, con tantissimi compiti da fare dopo scuola e limitato tempo libero, con il bullismo giornaliero, la droga e la pressione a mille per avere le scarpe all’ultimo grido come tutti gli altri, il sesso precoce e la carenza di sonno, allora no, non sono preoccupata. Se credi che il rapporto di attenzione 1:1 che posso dare ai miei figli, così come un’educazione personalizzata, i numerosi viaggi di istruzione e svago durante tutto l’anno e il rispetto dei loro bioritmi possa essere una cosa nociva per la loro crescita, allora sediamoci e parliamone seriamente.
L'articolo Le otto domande più assurde sull’Homeschooling sembra essere il primo su Controscuola.
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